I pani e dolci della Pasqua, carichi di significati ormai dimenticati, sono sono il risultato di complesse sedimentazioni culturali […] si caricano di forti connotazioni sociali, in quanto veicoli di rapporti solidaristici e di reciproca affettività.
Per Pasqua la nuora infatti regala la “palumbedda” alla suocera, il fidanzato regalava il cuore di pasta reale.
I doni pasquali rinviano a significati più complessi, legati sia alla liturgia cristiana che a riti di fertilità precristiani. Ad esempio tutti i pani con l’uovo dentro, che rinviano alla rinascita, alla fecondità.
Il più comune infatti era la “pupa cull’ovu”, poi c’erano varie forme come “u iadduzzu”, “u cavadduzzu”, “l’aceddu ccull’ovo”.
“Pani e dolci della Pasqua”, Comune di Melilli 1987, Fotografie e manufatti a cura di Nino Privitera e Luigi Lombardo
Sono bellissimi gli uccelli, Ma Mi farebbe piacere di avere la ricetta per poterli fare, se e’ possibile mandarmi questa ricetta nella mia posta elettronica.
Ringrazio in anticipo
Anna D’Angelo